sabato 12 luglio 2008

Meetup di Grillo della città di Siracusa Censura 5 utenti


L'ultima speranza italiana nasce grazie al comico B.Grillo, che riesce ad unire tantissimi cittadini liberi, nei cosiddetti "meetup". I meetup sono una sorta di forum a pagamento collegati tra loro, ogni città crea una o più associazioni di meetup. Fin da subito i cittadini attivi seguaci di Grillo, si mettono a disposizione del popolo con il v-day, si fanno portavoci di libertà e giustizia, si inseriscono con fermezza dalla parte dei più deboli, promettono lotta dura alla casta, diventano portatori di speranza.

Poco dopo, i meetup di Grillo e dei cittadini che inneggiano alla libertà, cominciano ad immischiarsi alle varie e numerose associazioni esistenti nel territorio nazionale, questo ovviamente fà storcere il naso anche ai più speranziosi.


Nel forum meetup della città di Siracusa, dei liberi cittadini che fanno informazione in rete, come i nostri due mebri dello staff, cominciano a contestare la poca operatività del meetup aretuseo e i vari argomenti del meetup. Nel meetup di Grillo del siracusano, si respira la solita aria, le solite frasi fatte, i soliti argomenti nazionali, la poca comprensione, la non capacità di avvicinarsi e di reagire attivamente ai vari fatti della piccola città mafiosa-borghese. Insomma, si respira l'aria di chi sta al suo posto senza nessuna voglia di fare qualcosa di concreto.


Il tempo passa, e le critiche aumentano, altre persone si associano alla ricerca di verità, come due validi elementi che fanno parte di "Radioarchimede", associazione che informa con la verità i cittadini liberi.


Gli Organizers, membri dell'associazione che dodovrebbero occuparsi della guida dell'intero gruppo, e che invece si limitavano alla sola gestione del forum,trovandosi con le spalle al muro, a causa di un gruppo di contestatori sempre più numeroso, non riuscendo a partore avanti valide risposte e argomentazioni, cominciarono a tirar furi l'arma della "censura", Alla faccia dei loro valori più volte dichiarati, tra cui quelli di libertà, e alla faccia del comico Grillo e i suoi innumerevoli discorsi.


L'arma della "censura" viene utilizzata, ai quattro utenti già citati, e ad un loro membro attivo, ex organizer, e successivamente vengono risparmiati altri utenti, grazie ai censurati, che hanno messo in luce lo sgradevole episodio.


Numerosi sono i quesiti senza risposta, numerosi i fatti accaduti. La notizia è stata portata a numerosi meetup siciliani, ma la comprensione, la solidarietà, la ricerca ossessiva della giustizia e della verità, forse non è una caratteristica del siciliano medio e dei meetup siciliani.

Nonostante ciò, qualcuno, fortunatamente per la nostra società mafiosa, fà la differenza.

Ancora oggi i censurati, inseguono la libertà rubata, trovandosi contro buona parte delle persone, e l'indifferenza di molti. Altri hanno cercato e continuano nell'ombra di screditare i fatti reali, con menzogne, cercando continuamente di litigare, attaccando in modo personale, e screditando in tutti i modi possibili.

Andrea del meetup di ragusa scrive: la descrizione del Troll kalza a pennello a lore & rosanero

Noi rispondiamo: Questa piccola storia da forum, rispecchia perfettamente la grande storia della nostra società mafiosa!

3 commenti:

  1. Grillo è una valvola di sfogo. Ormai è inglobato nel sistema. Per tenerci buoni nell'illusione... Intanto col passare degli anni il blog di Grillo è diventato un market.
    Il vday e show, come lo è oggi la politica.
    L’editore di Beppe Grillo oggi è la società Casaleggio Associati, alla Casaleggio associati sviluppano strategie di webmarketing...e nel caso di Grillo il cosidetto marketing virale. Ecco che più i seguaci di Grillo aumentano più visite avrà il suo sito e più visite avrà il suo sito più aumentaranno i possibili acquirenti dei suoi prodotti online.
    Non è un caso che il reddito di Grillo dal 2005 (apertura blog) sia passato da due milioni a quattro milioni di euro!
    Certo Grillo dice anche cose interessanti, ma è palese che il suo blog ormai è un'azienda che gli procura un profitto enorme.
    Grillo non è uno statista, è un comico, ma molti prendono per oro colato tutto ciò che dice e perdono il loro spirito critico asservendosi completamente ai pensieri di Grillo.
    Il meetup è una piattaforma americana a pagamento e considerando i numerossimi utenti anche qui viene fuori un bel profitto per la meet up...ma non era più semplice aprire una serie di forum gratuiti?

    Questi finti rivoluzionari su internet si comportano allo stesso modo dei loro "antenati" in tv, Grillo predica bene ma razzola male!

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  2. La fattoria degli animali del 2008: Meet-Up Beppe Grillo da Genova a Siracusa Una triste storia, E pensare che ci avevamo creduto!

    Si attendono denunce:

    Il comico genovese Beppe Grillo aveva convinto tutti, il suo primo VDAY aveva raccolto in piazza tanta gente e molte firme. Da quando Stella ne ha scritto un libro, la Casta è diventata una parola sulla bocca di tutti, da allora ognuno la fa propria
    e la utilizza dove lo trova opportuno: chi ai giornalisti, chi ai politici e così via. Così il primo VDAY fu contro la casta
    dei politici corrotti che governavano al Parlamento. Parole sante quelle di Grillo, tutto ci sembrava abbastanza giusto.
    Qualcuno lo tacciò di qualunquismo e populismo, ma noi li a dire che non era qualunquista e populista,
    era solo uno che ovviamente stava incazzato nero contro quel sistema che ci vedeva governati da un branco di impuniti.
    Qualcuno dei “grilli” però spesso si confondeva e chiamava antipolitica ciò che invece era anti-partitica,
    o meglio anti-partitica di quel Parlamento specifico.
    I qui pro quo andarono alla lunga per diverso tempo su diversi argomenti e aspetti della vita politica e sociale.
    Ma si era all’inizio e bisognava avere pazienza.

    Poi arriva il secondo Vaffanculo Day.
    Innanzitutto si sceglie un giorno molto importante, il 25 Aprile, giorno della liberazione del nostro Paese dal nazi-fascismo. Questa di scegliere una data simbolo (come fu quella dell’ 8 settembre) non ci convinceva per diverse ragioni, una tra le quali consisteva nel fatto che purtroppo per molti il 25 Aprile è solo il giorno della scampagnata, mentre per altri ancora all’interno dei meet-up è solo una festa della sinistra (quando invece è la festa della Liberazione dal fascismo e della nascita della democrazia del nostro Paese).
    Il secondo Vday avrebbe in questo modo, ancor di più, tolto quel po’ di significato che questo giorno ha ancora.

    Per questo motivo noi abbiamo pensato, come Comitato 25 Aprile, di organizzare una mostra e un concerto che ricordassero
    la storia della resistenza che non è una storia antica, ma è qualcosa che ancora oggi si manifesta e continua contro i nuovi
    e sempre uguali regimi. Troviamo infatti che non ci può essere nessun futuro se non si conosce la propria storia e la storia
    di un grande strumento di civiltà: la democrazia, nata proprio dalla lotta dei partigiani e dalla loro vittoria.

    Il secondo vday nasce contro l’editoria.
    Altro motivo per cui non ne fummo convinti, perché a nostro parere non erano ben spiegati i diversi punti del referendum popolare. Non eravamo d’accordo con la superficialità con la quale si stavano trattando diversi argomenti come
    i finanziamenti pubblici e l’albo dei giornalisti. Anche in questo caso qui pro quo, segni evidenti di qualunquismo e ignoranza che vedeva molte persone scagliarsi contro giornali e quotidiani, mentre diversi inneggiavano alla chiusura di tutta la carta scritta in nome di una libera stampa solo su Internet.

    Comunque le motivazioni per le quali il secondo vday quasi subito non ci ha convinti le avevamo riportate su questo sito.

    Ma ciò che conta, come si dice in questi casi, sono le buone intenzioni.
    Il secondo vday è stato essenzialmente contro la censura e la libera informazione. Bene.
    Peccato che, proprio quei principi tanto osannati dal comico Grillo e dai suoi discepoli,
    sono stati poi da loro stessi presi e buttati nella pattumiera virtuale di internet, e non solo!

    A quanto pare è un virus che si sta diffondendo un po’ ovunque: le menti che non si vogliono fare omologare
    dalla setta-meetup-grillo vengono censurati, bannati, tacciati come volgari, offensivi, polemici…

    Noi pensavamo che il problema fosse solo riconducibile al piccolo mondo della città di Siracusa e del suo Meetup, quando
    invece ci rendiamo conto, nel giro di un breve tempo che vede un po’ ovunque l’insorgere di pecche spaventose all’interno
    dei vari meet up, che è un problema, o meglio dire, uno schifo, che parte dalla base, anzi, mi correggo, dalla testa.
    Così scopriamo che pure lo Staff di Grillo applica la censura all’interno del suo blog e del suo meet-up
    e guarda caso la censura riguarda critiche rivolte nei confronti di Grillo o nei conrfonti dei suo Santo Verbo:
    http://mondogrillo.net/beppe-grillo-e-la-censura/


    Beppe Grillo poi, parla di tutto, ma molti si sono accorti che diverse tematiche sono completamente ignorate,
    come ad esempio quella dell’antirazzismo, anzi, per dire la verità Grillo si è espresso chiaramente quando di fronte
    “ le frontiere inviolabili della Patria”, accusava i Rom di essere degli intrusi a casa nostra,
    confondendo tra l’altro tra rom e rumeni, come ogni buon italiano medio che si rispetti.

    Niente in contrario con l’italiano medio che almeno non ha la presunzione di essere lui il Messia!
    La questione dei rom all’epoca ci fece dire la nostra, non eravamo d’accordo con quanto affermava Grillo
    e con il silenzio del nostro gruppo a riguardo.
    Da allora capimmo che per la maggior parte dei grilli il pensiero del capo valeva molto di più del proprio senso critico,
    e quello fu il primo avvenimento che ci fece piombare addosso l’accusa di essere contestatori sovversivi.

    I meet up procedono un po’ come delle vere e proprie sette, post che spariscono, così come gli account, e ogni tanto qualcuno terrorizzato implora il silenzio di fronte a dei problemi, tra l’altro gravi, per evitare che i giornalisti (definiti la casta-cosca) possano parlare male di loro. Anche in questo caso si fa un grosso errore chiamato “qualunquismo” o meglio “distorsione dei concetti” infatti, uno è dire che l’editoria è corrotta, e uno è dire che il povero giornalista, spesso sotto pagato, padre di famiglia, obbligato a scrivere ciccia anzicchè cacca, è un corrotto.

    E quali saranno mai questi problemi che devono essere celati ai giornalisti?
    Molti sono stati considerati provocatori e polemici per il semplice fatto di sentire la necessità di parlare di democrazia.
    Ma per i grandi attivisti dei grilli non serve a nulla parlare, bisogna fare! Per altri, quasi dottori, ingegneri, uomini
    letterati e laureati, la democrazia è qualcosa di astratto e non bisogna perdere tempo parlando di “aria fritta”.
    Se la democrazia è astratta, mi chiedo, cos’è concreto?
    Forse partecipare ad un convegno di forza nuova (in tempo di elezioni) per parlare di mafia?
    La risposta nel loro caso, per la “maggioranza” è proprio si.

    E’ giusto che la gente sappia che è stata presa in giro fin dall’inizio, fin dal momento in cui ci hanno fatto credere di voler essere i trasformatori del sistema, a me ricordano tantissimo “La fattoria degli animali” di Orwell, per chi non lo avesse letto, dopo aver letto Gomorra e La Casta, gli dia un’occhiata, è breve, e un paio di giorni bastano.

    Purtroppo molti movimenti soffrono di questa sindrome della “struttura del partito”,
    non ne possono fare a meno, e la piramide diventa lo schema forte per poter andare avanti, su principi che vorrebbero rispecchiare la democrazia, la solita democrazia considerata solo nel suo punto meno importante fondato sul governo della maggioranza, tra l’altro male interpretato. Infatti le decisioni importanti devono essere prese da tutti, di fronte a parere discordanti si cerca sempre di trovare un punto di incontro e di considerare comunque il pensiero della minoranza che, perché tale, non obbligatoriamente deve essere sbagliato. Escludendo tutti gli altri punti importanti sulla quale si basa una vera democrazia, e limitandola al solo governo della maggioranza, non si fa altro che fare lo stesso gioco di chi ci governa, tanto contestato dai grilli.

    C’è stato detto “perché continuate a stare nel nostro meet up se non vi piacciamo?"
    In effetti se ci avessero proposto di partecipare all’interno di un gruppo di sterminatori di foche bianche, avremmo risposto di no, non avremmo insistito nel voler rivedere il proprio pensiero e le proprie idee, perché il loro intento, sin dall’inizio era stato chiaro: desiderare lo sterminio delle foche bianche. Ma se qualcuno si propone di fare “qualcosa di buono per la città” e di “essere contro la censura e a favore della libera informazione” di essere contro la casta e contro la corruzione, non può poi spuntarsene con la censura di chi la pensa diversamente da lui o dal grande capo Grillo, di chi ha un pensiero divergente, di chi crede che avere delle idee giuste sia alla base di un giusto operato…e cavarsela così facilmente. Ci dispiace che le cose siano andate così, non c’è niente di peggio di chi promette tante belle cose, e magari le fa, ma con gli stessi strumenti di chi fino a ieri ha criticato. Un esempio che adesso mi viene in mente è quello dei biocarburanti: fanno tanto bene per la salute dell’uomo, rispettano la natura, sono una gran bella cosa che ogni buon grillino che si rispetti approverebbe, eppure, grazie ai biocarburanti vengono portati alla fame migliaia e migliaia di persone che vivono di quei prodotti, come il granturco.

    Frasi fatte e luoghi comuni, uno tra questi ad esempio una strana forma di razzismo nei confronti degli “adulti”, a tal proposito avevamo anche scritto un post su uno dei meet up della sicilia. Grillo ha spesso parlato di ricambio generazionale all’interno del Parlamento, ma con ciò, almeno spero, non voleva intendere che tutti gli over 30 sono dei rincoglioniti incapaci di governare!! Ma per molti l’età è fondamentale, tanto da ritenerla un motivo per non candidare una persona alle liste civiche

    Una triste storia quella dei Grilli,
    con la divisa da crocerossini sono convinti di poter liberare l’Italia
    dalla mala erba dei politici, dei giornalisti, ma con quali strumenti?
    Con gli strumenti all’Italiana che sono quelli del “ volemose bene”
    “ tutti uniti e compatti” contro il nemico: lo psiconano?
    No, di più: contro il libero e autonomo individuo capace di pensare con la propria testa.

    E’ chiaro, tutti possono sbagliare, ma come si dice, sempre parlando per frasi fatte: sbagliare è umano, perseverare è diabolico, e noi, speriamo tanto che qualcuno possa capire quanto è grave la censura, non solo per Grillo, per Travaglio, per Luttazzi, ma per chiunque voglia dire qualcosa che ritiene importante. Mi chiedo, “ma dire a qualcuno psiconano o valium, non è offensivo contro la persona?” Ma allora Grillo, in base al regolamento del meetup, non dovrebbe essere “bannato”?

    Lo staff di RadioArchimede in collaborazione con il comitato 25 Aprile di Siracusa
    http://www.uonna.it/radioarchimede.htm

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  3. i Grilli Aretusei ci hanno bannato: (leggi espulso dalla possibilità di intervenire nel pubblico meet-up) e questo ci impedisce di suggerire a questi "bravi ragazzi", che ancora dopo mesi sono alla ricerca, un po' come Berlusconi di un regolamento, che sembri democratico, ma che, dalle bozze che abbiamo visto, sembra andare verso una "dittatura" degli Assistent.

    Siccome siamo un poco caparbi ne suggeriamo uno a lor signori che va vertso una democrazia partecipata:

    Art.1 E’ costituita l’associazione politico culturale denominata: “Officina Rebelde”

    Art.2 L’associazione “Officina Rebelde” è senza fini di lucro personale, eventuali emolumenti ai soci devono essere corrispettivo di specifiche prestazioni lavorative svolte nell’ambito di attività tese al perseguimento dei fini comuni. Tutti gli utili accumulati, e non destinati all’eventualità di cui sopra, serviranno a finanziare iniziative politiche e culturali della stessa associazione o di altre impegnate in analoghe finalità politico-culturali.

    Art.3 Compiti dell’associazione sono:

    a) La creazione di momenti ricreativi aventi ad oggetto la socializzazione attorno alle parole d’ordine di un mondo senza guerre, senza padroni, senza oppressione sociale e personale.

    b) La creazione di momenti culturali tra i più vari che propagandino i concetti e le speranze di solidarietà sociale nelle quali cresca e si afferma un nuovo ordine sociale fondato sull’emancipazione delle classi oppresse della nostra società.

    c) La creazione di momenti di propaganda antifascista e l’adesione ad iniziative analoghe promosse a livello locale o nazionale da altri soggetti.

    Art.4 Il tesseramento è a discrezione dei militanti, la tessera è revocabile su deliberazione conforme dell’assemblea, a maggioranza di due terzi degli iscritti. La tessera è gratuita ed ha una validità annuale.

    Art.5 Annualmente, in data 1 Gennaio, i membri del consiglio direttivo redigono un bilancio delle attività politiche ed economiche dell’associazione, specificando come questa ha speso le risorse accumulate. Questo bilancio è reso pubblico nelle forme ritenute più adeguate.

    Art.6 Sono organi dell’associazione: l’Assemblea ed il Consiglio direttivo.

    Art.7 Membri dell’Assemblea sono tutti i soci, essa è convocata tre volte l’anno, essa prende le proprie deliberazioni a maggioranza dei presenti.

    Art.8 Membri del consiglio direttivo sono tutti gli associati che vengono alle riunioni di esso, esso è convocato a seconda delle esigenze del lavoro dell’associazione. Esso prende le proprie deliberazioni a maggioranza dei presenti.

    Art.9 In caso di comportamento inconciliabile coi fini dell’associazione, a maggioranza di due terzi, il consiglio direttivo può sospendere la validità della tessera fino alla data di riunione dell’assemblea, che può confermare la sospensione revocarla o trasformarla in espulsione.

    Art.10 La riunione dell’assemblea è convocata dal consiglio direttivo.

    Art.11 Lo statuto dell’associazione è modificabile dall’assemblea a maggioranza dei due terzi dei presenti. Art.12 Per quanto non espressamente previsto da questo statuto si rimanda alle disposizioni del codice civile.

    fonte: http://www.officinarebelde.org/spip.php?article10

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