domenica 20 luglio 2008

Corteo per ricordare le vittime di mafia



Anche a Siracusa, si è svolto il corte per non dimenticare le vittime di mafia, nonostante la situazione siracusana, sono state molte le persone che hanno partecipato al corteo, grazie anche alle numerose associazioni organizzatrici.

Le note stonate, sono state le presenze di alcuni politici siracusani, e le tante persone attorno alla manifestazione, che osservavano con indifferenza e sorrisi, i molti giovani attorno al corteo che sottovoce osannavano la mafia e i mafiosi.

Forse si dovrebbe pensare di fare questi cortei con più frequenza, e magari invece di bloccare il percorso del corteo, si dovrebbero bloccare tutte le strade della città.

I nostri eroi, non hanno sacrificato la vita per i pochi del corteo, ma anche per i tanti che sorridono e bisbigliano "la mafia è bella".

http://vivasiracusa.puntoforum.it/vivasiracusa-about1770.html

4 Giovani tentano aggressione


Sabato 19 luglio ore 13.30, una citroen c3 colore rosso, con a bordo 4 giovani, al semaforo dell'incrocio viale teocrito - viale cadorna, effettua la fermata obbligata dal rosso, oltre la linea semaforica, e al momento del via libera, grazie al colore verde, l'auto blocca la partenza, dei mezzi incolonnati al semaforo, che reagiscono suonando il clacson.
I 4, individuoano un giovane solo nell'auto, tra i vari mezzi. Incominciano a inseguirlo per poi fermarlo nei pressi della villa politi. Quando il giovane stà per accostarsi, i 4, scendono velocemente dall'auto per tentare di colpire l'auto della vittima.
Il giovane, rendendosi conto della situazione, riesce a defilarsi e ad evitare i colpi all'automobile.
I 4, continuano l 'inseguimento fino ai pressi di via sicilia, quando giunti ad un incrocio, sorpassano per poi fermarsi davanti all'auto dell'aggredito. Riuscendo a fermarlo, riscendevano nuovamente dalla citroen per tentare di colpire l'auto del giovane, che grazie alla prontezza dei suoi riflessi riusciva con una manovra a evitare i balordi e a distanziarli, per poi avvertire le forze dell'ordine.
I balordi, vedendo il telefonino, provvedevano ad allontanarsi.
I balordi di età compresa dai 20-25, altezza media, fisico magro, indossavano orecchini, e sembravano in stato di alterazione da stupefacenti.
La Città di Siracusa, non è nuova a questi episodi da "Branco". Ricordiamo il giovane massacrato, nell'incrocio di viale teracati. La mentalità mafiosa siracusana, persiste tra i giovani siracusani.
Le aggressioni da "Branco", il consumo di droga e lo spaccio, sono sempre più, tra le caratteristiche del giovane siracusano medio.
(se qualcuno può darci informazioni utili, sui 4 balordi a bordo di una c3, contatti lo staff)

domenica 13 luglio 2008

Utente meetup B.Grillo chiede denuncia per il nostro articolo

Dopo il nostro articolo datato sabato 12 luglio 2008, un utente propone la seguente richiesta nella sezione "messaggi e richieste per lo staff" nel forum-meetup siracusano, e quindi per la prima volta si espone una singola persona anche se in modo indiretto:

"Ste z Posted Jul 13, 2008 2:38 PM
user 3922421
Siracusa, ITPost #: 309
-RICHIESTA ALLO STAFF:
http://www.italiaunitaforum.blogspot.com/alla luce delle continue diffamazioni e attacchi gratuiti chiedo che alla prossima riunione sia discussa e votata la possibilità di presentare relativa denuncia alla procura della repubblica.....verso quei personaggi che hanno intrapreso ina battaglia diffamatoria nei nosstri confronti http://beppegrillo.meetup.com/406/messages/boards/thread/3916631/40"

Il nostro articolo è sotto gli occhi di tutti, noi ci siamo limitati a raccontare i fatti accaduti tra utenti di un forum, illustrando con il nostro punto di vista una panoramica attuale della situazione meetup-sicilia-siracusa.

Noi non vogliamo diffamare nessuno, non abbiamo diffamato nessuno, si è solo contestato l'operato di un gruppo-associativo. Il nostro volere è la ricerca della verità, della giustizia e della libertà.

Inoltre riteniamo che i tribunali, siano già carichi di grossi problemi, e sarebbe ridicolo per un gruppo-associativo come il meetup di Grillo della città di Siracusa, sostenere un processo pubblico, soprattutto per chi come loro si vanta di essere da parte del popolo, del popolo libero, delle ingiustizie e della ricerca della verità.

Noi individui con l'hobby dell'informazione in rete, riteniamo di aver fatto capire ancora di più, quali sono in realtà i veri fatti e non le "chiacchiere da bar".

I veri fatti sono, la censura di 5 utenti (Lore, Giovanni, Stefano, Simona, Luca), dal meetup-forum di Beppe Grillo di Siracusa, dove in sostanza si predica bene e si razzola male.

Noi continueremo a seguire i nostri interessi, e consigliamo all'utente sopra citato, di seguire anche lui, i veri interessi dei meetup di Beppe Grillo.

sabato 12 luglio 2008

Meetup di Grillo della città di Siracusa Censura 5 utenti


L'ultima speranza italiana nasce grazie al comico B.Grillo, che riesce ad unire tantissimi cittadini liberi, nei cosiddetti "meetup". I meetup sono una sorta di forum a pagamento collegati tra loro, ogni città crea una o più associazioni di meetup. Fin da subito i cittadini attivi seguaci di Grillo, si mettono a disposizione del popolo con il v-day, si fanno portavoci di libertà e giustizia, si inseriscono con fermezza dalla parte dei più deboli, promettono lotta dura alla casta, diventano portatori di speranza.

Poco dopo, i meetup di Grillo e dei cittadini che inneggiano alla libertà, cominciano ad immischiarsi alle varie e numerose associazioni esistenti nel territorio nazionale, questo ovviamente fà storcere il naso anche ai più speranziosi.


Nel forum meetup della città di Siracusa, dei liberi cittadini che fanno informazione in rete, come i nostri due mebri dello staff, cominciano a contestare la poca operatività del meetup aretuseo e i vari argomenti del meetup. Nel meetup di Grillo del siracusano, si respira la solita aria, le solite frasi fatte, i soliti argomenti nazionali, la poca comprensione, la non capacità di avvicinarsi e di reagire attivamente ai vari fatti della piccola città mafiosa-borghese. Insomma, si respira l'aria di chi sta al suo posto senza nessuna voglia di fare qualcosa di concreto.


Il tempo passa, e le critiche aumentano, altre persone si associano alla ricerca di verità, come due validi elementi che fanno parte di "Radioarchimede", associazione che informa con la verità i cittadini liberi.


Gli Organizers, membri dell'associazione che dodovrebbero occuparsi della guida dell'intero gruppo, e che invece si limitavano alla sola gestione del forum,trovandosi con le spalle al muro, a causa di un gruppo di contestatori sempre più numeroso, non riuscendo a partore avanti valide risposte e argomentazioni, cominciarono a tirar furi l'arma della "censura", Alla faccia dei loro valori più volte dichiarati, tra cui quelli di libertà, e alla faccia del comico Grillo e i suoi innumerevoli discorsi.


L'arma della "censura" viene utilizzata, ai quattro utenti già citati, e ad un loro membro attivo, ex organizer, e successivamente vengono risparmiati altri utenti, grazie ai censurati, che hanno messo in luce lo sgradevole episodio.


Numerosi sono i quesiti senza risposta, numerosi i fatti accaduti. La notizia è stata portata a numerosi meetup siciliani, ma la comprensione, la solidarietà, la ricerca ossessiva della giustizia e della verità, forse non è una caratteristica del siciliano medio e dei meetup siciliani.

Nonostante ciò, qualcuno, fortunatamente per la nostra società mafiosa, fà la differenza.

Ancora oggi i censurati, inseguono la libertà rubata, trovandosi contro buona parte delle persone, e l'indifferenza di molti. Altri hanno cercato e continuano nell'ombra di screditare i fatti reali, con menzogne, cercando continuamente di litigare, attaccando in modo personale, e screditando in tutti i modi possibili.

Andrea del meetup di ragusa scrive: la descrizione del Troll kalza a pennello a lore & rosanero

Noi rispondiamo: Questa piccola storia da forum, rispecchia perfettamente la grande storia della nostra società mafiosa!

martedì 1 luglio 2008

61 ordinanze di custodia cautelare


61 ordinanze di custodia cautelare in Sicilia, 31 in Calabria. Ricostruiti ultimi anni di attività SIRACUSA Due operazioni antimafia sono in corso dalle prime ore di questa mattina in Calabria e Sicilia. La prima, denominata «Nemesi», nel siracusano, contro i clan che agiscono nelle zone di Avola, Noto e Pachino. Agenti della polizia di Stato di Siracusa e del commissariato di Avola, coordinati dal procuratore aggiunto Ugo Rossi, della Direzione distrettuale antimafia di Catania, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 61 persone, comprese personalità di spicco delle cosche locali. Sono 55 gli arrestati ma gli indagati sarebbero complessivamente circa un centinaio. Alcuni dei provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti anche in Lombardia e nelle Marche, a conclusione di indagini avviate dal commissariato di Avola nel novembre del 2004. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, all’illecita concorrenza mediante violenza o minaccia, al traffico di cocaina, hashish e marijuana, alla gestione di bische clandestine, nonchè sequestro di persona, tentato omicidio e porto di pistole, rivoltelle ed esplosivi. Le indagini avrebbero permesso di individuare il ruolo di vertice di alcuni degli arrestati, che sarebbero organici al clan mafioso Trigila, che storicamente opera nella zona sud della provincia di Siracusa e che fa parte del più vasto cartello criminale denominato Aparo-Nardo-Trigila, legato a sua volta a Cosa nostra di Catania. Reggio Calabria Un'altra operazione in provincia di Reggio Calabria, denominata «Alba e tramonto», è giunta al termine di due anni di indagini coordinate dal pm della Dda reggina Roberto Di Palma, che ha chiesto al gip Katia Tassone l’emissione di 31 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di avere fatto parte di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga. Il traffico sarebbe avvenuto, per quanto riguarda la Calabria, in provincia di Reggio, e poi in altre tre regioni: Lazio, Toscana e Piemonte. A gestirlo, secondo quanto è emerso dalle indagini del commissariato di Polistena e della squadra mobile di Reggio Calabria, sarebbero state alcune cosche della ’ndrangheta della fascia tirrenica della provincia reggina. Tra le persone arrestate vi sono presunti affiliati alle cosche Nirta-Strangio di San Luca, Petullà-Ladini di Cinquefrondi e Squillace di Polistena. http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200807articoli/34350girata.asp
Ulteriori notizie nella pagina:



Trapani - Ci è voluto il ballottaggio. Ma alla fine il critico d’arte Vittorio Sgarbi è diventato il nuovo sindaco di Salemi. Sgarbi, sostenuto da Democrazia Cristiana-Udc e una lista civica, ha ottenuto al ballottaggio il 60,69% delle preferenze superando Alberto Scuderi candidato da Pd e Primavera siciliana.