1 maggio 2010, festa dei lavoratori, a torino da sempre, molte persone arrivano in questa città per il lavoro. torino è, o meglio era, fino a poco tempo fa, la città delle fabbriche, la città dei lavoratori, la città della fiat.
Oggi torino è il benesssere, rappresentato da nuove generazioni senza valori, senza ideali e senza morale.
I migliori giovani sono quelli della costosa università piemontese, che ti fermano davanti all'università cercando clienti e/o venditori per riviste e tessere comuniste, o che magari sempre per denaro, la sera vanno per le case torinesi per venderti le riviste. Questi giovani ci credono, loro credono che magari portando nuovi "servi" o vendendo riviste comuniste, potranno un giorno fare la loro scalata al successo nella casta politico mafiosa.
Loro, i figli di papà, che giocano all'università, che giocano al comunista, non sanno cosa vuol dire non avere un lavoro per vivere. Il 1 maggio era l'occasione per dar voce a chi non ha un lavoro per vivere e invece si è trasformato in qualcosa di poco credibile, con sfilate di trans, che a torino ormai è un abitudine dato che si possono trovare prostituirsi al centro città insieme a prostitute a qualsiasi ora e tra le famiglie.
Il giorno per i lavoratori si è trasformato nel giorno contro il papa, e il papa con il lavoro non centra prorpio nulla.
1 maggio 2010, torino, festa dei lavoratori, c era di tutto, chi ballava, chi cantava, trans, troie, politici e delinquenti. Con questa casta politica, e soprattutto con questo popolo come può cambiare la tragica situazione dei cittadini lavoratori onesti italiani?
domenica 2 maggio 2010
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Vero, il Papa non centra proprio nulla col lavoro, forse col circo qualcosa sì ahah
RispondiEliminaQui abbiamo proprio un bel circo...
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