Incredibili dichiarazioni di brunetta, che condanna i giovani italiani perchè restano a casa fino ai 30-40 anni. Questo appartenente alla casta politico/mafiosa parla di una legge per far uscire di casa a 18 anni.
brunetta il sottoscritto è uscito da casa, anzi è dovuto andare lontano dalla sua terra perchè al sud come al nord vanno avanti solo i raccomandati come te. Il risultato è che non si trova uno schifo di lavoro e non ci si puo più permettere di pagare un affitto altissimo per uno schifo di stanza. Quindi o fai vedere tu dovè questo lavoro o ci paghi tu l affitto, o se no resta di andare a rubare o tornare in famiglia o andare a prendere a calci tutti quelli della casta politico/mafiosa.
Ultimo aggiornamento sul processo mills, dove a parlare e l'avvocato di berlusconi, mentre lui parla delle tasse sottolineando che non diminueranno. Tra le tasse e un povero italiano senza lavoro, come al solito parla di giudici, per poi andare a Venezia per acquistre un antico palazzo. Questo è veramente la descrizione dell'attuale momento pietoso di questo paese. In questo paese vanno avanti i furbetti, i raccomandati e chi ha processi. Sicuramente loro possono comprarsi la casa e anche di più...evviva l'Italia.
Solito teatrino delle marionette televisive, questa volta è stato il turno del tg5 (ma è un telegiornale?). Un idividuo presenta un libro contro di pietro, l'unico che va contro la casta politico/mafiosa, il meno peggio della casta, quindi quello che fa un pò paura a tutto il resto della combriccola (berlusconi e compagnia bella).
Servizio di Filippo Roma, anadto in onda nel programma le iene. Nel servizio si documenta la prepotenza mafiosa di gentaglia che abusivamente esercita all'interno dei locali dell'università pubblica di napoli, il mestiere di fotografo; Non solo! mafosamente impediscono a qualsiasi individuo di fare una semplice foto, ad amici e o parenti che discutono la tesi di laurea.
Filippo Roma, prova anche lui ad esercitare il mestiere abusivo del fotografo, nei locali dell'università pubblica di napoli, rischiando di essere aggredito e sbattuto fuori dall'università.
La cosa più incredibile è che nessuno dice niente, e non sbatte fuori questi delinquenti. Soprattutto è incredibile che giovani univeristari non facciano niente e addirittura alcuni acquistano le foto a prezzi altissimi. Sono questi i giovani universitari napoletani? cosi rassegnati che non fanno neanche caso a ingiustizie nei loro luoghi e nei loro confronti?
Giovani univeristari napoletani, alzate la testa, cercate di capire e non abbiate paura di sconfiggere facilmente chi ha rovinato e che ancora contribuisce a distruggere il nostro paese.
Ormai dal nord al sud del paese il problema lavoro si fa sempre più critico. Qualche timida protesta proviene da operai che hanno perso il lavoro e dagli isegnanti dopo le nuove decisioni dell inesperta e incompetente ministro. E i giovani dove sono? ancora continuano a cercare raccomandazioni? i giovani si devono unire alle fasce più deboli perchè devono comprendere che cosi non cè futuro. Io stesso sono un esempio di giovane senza futuro, dove sono gli altri giovani come me? Uniamoci e facciamo scomparire questa classe politico/mafiosa che non è competente, non è in grado di risolvere i nostri problemi e non ci tutelano perchè gli interessa solo la loro casta.
Via dal sud sono andato, ma lavoro al nord non ne ho trovato, dicono che al sud cè la mafia, ma al nord ancora di più ne ho trovata, tutti negli uffici comunali, sono i raccomandati.
In questi tempi bui, la lotta alla mafia passa attraverso gli extracomunitari. Extracomunitari, clandestini, immigrati criticati e contestati duramente da televisione e giornali. Tutti quelli che seguno la tv, non esprimono pensieri, parlano come le tv.
Stranieri che si ribellano vengono subito ripresi e trasmessi in prima serata, per creare un clima di razzismo nell'italiano medio ignorante, cosi tutti possono ripetere che lo straniero porta criminalità, droga, uccide e violenta le donne. Quando sono i giovani italini a ribellarsi, nessuno li riprende, la tv non ne parla, e se capita che passa la notizia, tutti possono ripetere che quei giovani sono drogati, hanno problemi mentali e o familiari. Questa è la televisione che trasforma l'italiano medio, perchè questo è il compito della televisione, giornali, giornalisti che fanno parte della casta.
Rosarno, Reggio Calabria, persone immigrate sfruttate per il lavoro e dalla mentalità mafiosa italiana, si ribellano. Non hanno niente da perdere, scappati dalle proprie terre, vengono ancora schiavizzati e prendono il posto di noi italiani nella lotta della ricerca di semplici diritti che gli italiani non cercano, perchè hanno la mentalità mafiosa, rubano, sfruttano, raccomandano e sono raccomandati. Questi extracomunitari considerati dall'italiano medio come criminali, stanno dando una lezione storica all'italiano medio: stanno combattendo la mafia.
Tutti i giovani italiani che non trovano più lavoro, che pagano tasse altissime per università scadenti, invece di continuare a seguire la mentalità mafiosa, invece di cercare raccomandazioni e favori per lavoretti, invece di continuare ad essere italiani medi, cosa aspettate ad alzare la testa? L'italia è nostra, il futuro è nostro, riprendetevi la vostra vita.
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"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola".
(Giovanni Falcone)
"C'è un'enorme confusione sul problema della mafia.[...] I mafiosi stanno in Parlamento, sono a volte ministri, sono banchieri, sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione".
(Giuseppe Fava)
"L'italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano e crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono".
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a machere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno. Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... ...e come le supposte abitano in blisters full-optiona, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri, quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo e sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero, boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Il mondo non è minacciato dalla gente che fa del male, ma dalla gente che osserva senza fare nulla. La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti. Albert Einstein
La vera ignoranza non é l'assenza di conoscenza ma il rifiuto di conoscere. K.Popper
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. Indro Montanelli
Vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai. Giorgio Almirante
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo. Voltaire
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino. C. Bukowski
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire. La menzogna diventa verità e passa alla Storia. All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita. Tutti gli uomini sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti. George Orwell
"Io" proseguì don Mariano "ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, chè mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono coe i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha pià senso e più espressione di quella delle anatre."
"Il popolo" sogghignò il vecchio "il popolo... Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna..."
La paura gli stava dentro come un cane arrabbiato: guaiva, ansava, sbavava, improvvisamente urlava nel suo sonno; e mordeva, dentro mordeva, nel fegato nel cuore. Di quei morsi al fegato che continuamente bruciavano e dell'improvviso doloroso guizzo del cuore, come di un coniglio vivo in bocca al cane.