frattini e carfagna, dipendenti pubblici italiani, hanno lanciato attraverso la tv, un appello per salvare Sakineh, la donna condannata alla lapidazione per adulterio in iran.
Queste le parole dei dipendenti pubblici:
"Per questa giovane donna condannata a morte per lapidazione noi chiediamo con forza alle autorita' iraniane un atto di clemenza, e quindi il rispetto fondamentale del diritto alla vita di questa ragazza imprigionata. Non possiamo accettare, che questa giovane donna venga condannata a morte per una visione che non rispetta i diritti umani fondamentali. Per questa ragione esporremo sulla facciata di un palazzo del governo il volto di Sakineh, nella speranza che le sia risparmiata la vita e quindi questo sara' il simbolo della nostra battaglia".
Come mai questi dipendenti hanno preso cosi tanto in considerazione questa triste storia, quando tutti sanno benissimo che questi dipendenti sono capaci di tutto tranne che occuparsi di vite umane. Perchè allora, per esempio, non prendono a cuore la situazione dei giovani italiani senza lavoro, dato che, sono anche dipendenti pubblici dei giovani italiani disoccupati e che sono stati delegati appunto per risolvere i problemi di tutto il popolo italiano.
Tipico della casta, soprattutto della "gentaglia" del popolo dell'amore. Complimenti a chi ha suggerito questa "mossa" a questi due nostri dipendenti pubblici per farsi una bella pubblicità a spese di una donna condannata a morte.
Se veramente tenevano alla storia di questa donna, potevano andare in iran per cercare di fare qualcosa, invece di andare in tv.
mercoledì 1 settembre 2010
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