Il fine settimana trascorso, ha visto a canicattini bagni in provincia di siracusa, una due giorni tra incontri e concerti.
In particolare domenica sera nella piazza del paese, si sono esibiti in concerto i pupi di surfaro e i modena city ramblers.
Per l'occasione il sindaco di canicattini, paolo amenta, ricordando l'eroe siciliano Peppino Impastato, ha invitato tutti a partecipare alla lotta contro la mafia.
Grande partecipazione all'evento da parte dei giovani siciliani, che lanciano nuovamente segnali alle vecchie generazioni e alla casta politica. Il messaggio è sempre lo stesso: "Basta ai sistemi mafiosi di questo paese".
Il momento più importante e partecipativo, è stato quando il gruppo dei modena city ramblers ha cantato la canzone "i cento passi" colonna sonora del film dedicato alla vita dell'eroe siciliano Peppino Impastato.
mercoledì 29 settembre 2010
domenica 19 settembre 2010
leghisti servi dei loro padroni
Chiedevo chi sono i leghisti, dato che non ne ho visto uno, semplicemente perchè da soli non si fanno conoscere. Sono forti solo con il branco.
Gente onesta del nord, consolatevi, anche il sud è pieno di piccola gente.
Gente onesta del nord, consolatevi, anche il sud è pieno di piccola gente.
sabato 18 settembre 2010
Svegliatevi gente del nord
Al nord cè la lega un partito affarista illegale, al nord cè la casta politico mafiosa, il marcio dell'Italia è al nord.
Il cambiamento deve passare dalla gente del nord, la gente deve svegliarsi, e non deve avere paura dell'extracomunitario o del lavoro.
Il cambiamento deve essere vero, e no quello visto fino ad oggi, quello dei giovani universitari che litigano tra di loro per la destra o per la sinistra, litigano e manifestano per il nulla, come la casta. Loro sono i figli della casta, e giocano nelle loro costose università del nord.
Se il nord cambia, anche il sud del paese cambierà.
Il cambiamento deve passare dalla gente del nord, la gente deve svegliarsi, e non deve avere paura dell'extracomunitario o del lavoro.
Il cambiamento deve essere vero, e no quello visto fino ad oggi, quello dei giovani universitari che litigano tra di loro per la destra o per la sinistra, litigano e manifestano per il nulla, come la casta. Loro sono i figli della casta, e giocano nelle loro costose università del nord.
Se il nord cambia, anche il sud del paese cambierà.
martedì 14 settembre 2010
leghisti
Sono Siciliano, fiero di esserlo, senza un posto di lavoro, mi sposto per sporchi lavori temporanei, in questo momento sto al nord, quando incontro la gente o mi lecca il culo o scappa.
Allora mi chiedo chi sono questi signori leghisti? forse quando non sono in branco stanno zitti.
Se qualcuno di questi signori vuole contattarmi, può farlo.
Al sud esistono persone ignoranti che fanno i servi ai politici per il posticino di lavoro o il buono di benzina, penso che questi leghisti siano gli stessi...
...servi dei loro padroni
giovedì 9 settembre 2010
I politici al sud non vengono più
Ormai è vita dura per i principali esponenti della casta politica italiana. In Sicilia non vengono più, non gli interessa nulla del sud e soprattutto della Sicilia. L'unica eccezzione era la passerella pubblicitaria(i traffici mafiosi ovviamente rimangono), ma ormai quando mettono piede in Sicilia, ricevono dure contestazioni.
La tv non ne parla, e neanche coloro del nord che predicano giustizia, che dicono di lottare contro la casta politico mafiosa tendono a snobbare le contestazioni e le manifestazioni del popolo Siciliano.
Questo è puro razzismo.
Ricordiamo alcune recenti contestazioni Siciliane:
La tv non ne parla, e neanche coloro del nord che predicano giustizia, che dicono di lottare contro la casta politico mafiosa tendono a snobbare le contestazioni e le manifestazioni del popolo Siciliano.
Questo è puro razzismo.
Ricordiamo alcune recenti contestazioni Siciliane:
mercoledì 1 settembre 2010
marcello dell'utri contestato a como
Il senatore marcello dell'utri è stato contestato a como dal gruppo "qui lecco libera".
Appello pubblicitario di frattini e carfagna in tv, per salvare Sakineh
frattini e carfagna, dipendenti pubblici italiani, hanno lanciato attraverso la tv, un appello per salvare Sakineh, la donna condannata alla lapidazione per adulterio in iran.
Queste le parole dei dipendenti pubblici:
"Per questa giovane donna condannata a morte per lapidazione noi chiediamo con forza alle autorita' iraniane un atto di clemenza, e quindi il rispetto fondamentale del diritto alla vita di questa ragazza imprigionata. Non possiamo accettare, che questa giovane donna venga condannata a morte per una visione che non rispetta i diritti umani fondamentali. Per questa ragione esporremo sulla facciata di un palazzo del governo il volto di Sakineh, nella speranza che le sia risparmiata la vita e quindi questo sara' il simbolo della nostra battaglia".
Come mai questi dipendenti hanno preso cosi tanto in considerazione questa triste storia, quando tutti sanno benissimo che questi dipendenti sono capaci di tutto tranne che occuparsi di vite umane. Perchè allora, per esempio, non prendono a cuore la situazione dei giovani italiani senza lavoro, dato che, sono anche dipendenti pubblici dei giovani italiani disoccupati e che sono stati delegati appunto per risolvere i problemi di tutto il popolo italiano.
Tipico della casta, soprattutto della "gentaglia" del popolo dell'amore. Complimenti a chi ha suggerito questa "mossa" a questi due nostri dipendenti pubblici per farsi una bella pubblicità a spese di una donna condannata a morte.
Se veramente tenevano alla storia di questa donna, potevano andare in iran per cercare di fare qualcosa, invece di andare in tv.
Queste le parole dei dipendenti pubblici:
"Per questa giovane donna condannata a morte per lapidazione noi chiediamo con forza alle autorita' iraniane un atto di clemenza, e quindi il rispetto fondamentale del diritto alla vita di questa ragazza imprigionata. Non possiamo accettare, che questa giovane donna venga condannata a morte per una visione che non rispetta i diritti umani fondamentali. Per questa ragione esporremo sulla facciata di un palazzo del governo il volto di Sakineh, nella speranza che le sia risparmiata la vita e quindi questo sara' il simbolo della nostra battaglia".
Come mai questi dipendenti hanno preso cosi tanto in considerazione questa triste storia, quando tutti sanno benissimo che questi dipendenti sono capaci di tutto tranne che occuparsi di vite umane. Perchè allora, per esempio, non prendono a cuore la situazione dei giovani italiani senza lavoro, dato che, sono anche dipendenti pubblici dei giovani italiani disoccupati e che sono stati delegati appunto per risolvere i problemi di tutto il popolo italiano.
Tipico della casta, soprattutto della "gentaglia" del popolo dell'amore. Complimenti a chi ha suggerito questa "mossa" a questi due nostri dipendenti pubblici per farsi una bella pubblicità a spese di una donna condannata a morte.
Se veramente tenevano alla storia di questa donna, potevano andare in iran per cercare di fare qualcosa, invece di andare in tv.
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