mercoledì 28 aprile 2010

25 aprile napolitano e berlusconi contro Piero Ricca e il popolo italiano

Gravi fatti sono accaduti il 25 aprile 2010 per la festa della liberazione. A Milano presso la piazza della scala, dove si trovavano berlusconi e napolitano, Piero Ricca e altri cittadini sono stati bloccati dalla polizia che ha inoltre sequestato megafono e striscione.
Piero Ricca comunica che la polizia ha annunciato una denuncia per manifestazione non autorizzata.


Articolo 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.




Siciliani al nord



I siciliani al nord si nascondono, camminano per le strade del nord, cercano lavoro nelle centinaia agenzie per il lavoro che non chiameranno mai per nessun lavoro. Cercano una stanza dalle centinaia agenzie per le case che vogliono solo rubarti più denaro possibile.
I siciliani al nord si camuffano anche il linguaggio, si sforzano di non far sentire il proprio dialetto.
I siciliani al nord non vogliono farsi riconoscere, camminano in punta di piedi con la paura di essere etichettati da un nord razzista e mafioso. Sono molti i siciliani al nord che per denaro, per lavoro, per la casa, hanno dimenticato le proprie origini e quando si accorgono della vera mafiosità del noird, ormai sono stati comprati. Fortunatamente non sono tutti siciliani al nord, ma molti sono siciliani. Siciliani fatevi sentire.

venerdì 16 aprile 2010

Nel nord Italia ci sono i veri omertosi: Il bordello di treviso

Nel servizio di Luigi Pelazza, andato in onda nel programma "le iene", si è sottolineato come illegalità e omertà facciano parte dei cittadini del nord Italia.
Nel servizio, Pelazza si è occupato di un bordello nella città di treviso, e soprattutto dell'indifferenza dei cittadini del nord, ormai addomesticati a dire che l'omertà e la mafia siano esclusive del meridione.

Il troppo benessere dei cittadini del nord, ha portato a fargli chiudere prepotentemente gli occhi, abituandoli anche grazie alle tv nazionali, a criticare oltre che sfruttare il sud Italia.

Il cittadino del nord, negli anni, grazie sempre al troppo benessere, ha saputo solo "giocare" al fascista o al comunista. In realtà il nordista non ha mai avuto il coraggio di parlare, non ha mai avuto quel coraggio che ha distinto molti meridionali onesti, che per il bene comune, hanno sacrificato le proprie vite.

Oggi, qualcuno finalmente, sta riuscendo a capire, dove si trova in realtà la mafia.
La vera mafia è al nord Italia.

Nel video, una storia di razzismo dei cittadini del nord, nei confronti di quelli del sud.

giovedì 15 aprile 2010

17 aprile manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente lombardo



Il 17 aprile è stata indetta una manifestazione a palermo per chiedere le dimissioni del presidente Lombardo, il quale risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini della magistratura che vedono coinvolto il presidente della Regione Lombardo e altri referenti istituzionali, così come l’arresto dell’arch. Liga e lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di diversi comuni siciliani, destano profondo allarme e confermano l’esistenza di profonde zone grigie di contatto tra potere politico e ambienti collegati alla mafia.La sintonia con il governo nazionale nella demolizione della sanità pubblica e della scuola, l’assenza di un qualsiasi intervento sulle gravi questioni della crisi economica e occupazionale, la politica inutile delle grandi opere a fronte di un territorio martoriato dalle frane e dal dissesto idrogeologico, il falso avviarsi di riforme mirate alla sola privatizzazione dei beni comuni e all’inserimento di nuove strutture e consulenze per ingrandire il bacino dei favoritismi, manifestano l’incapacità del governo Lombardo a far uscire la Sicilia da uno stato di crisi ormai strutturale e dal sottosviluppo che implica l’assoggettamento e il ricatto di intere fasce sociali a logiche clientelari. Questa situazione,, non può che agevolare l’insinuazione di interessi affaristici riconducibili a Cosa Nostra.Chi continua ad appoggiare questo governo facendo da stampella al tutt’ora intatto sistema politico-clientelare, si rende complice di esso.La natura clientelare del sistema di potere regionale implica l’assoggettamento e il ricatto di intere fasce sociali. La manifestazione del 17 non è solo mirata a Lombardo, ma è anche per dire basta a questo tipo di sistema. con la protesta del 17 chiediamo:
Le dimissioni immediate del Presidente della Regione e lo scioglimento dell’Assemblea regionale per non compromettere definitivamente il futuro di questa terra;
Nuove elezioni per l’avvio di una fase di rinnovamento delle politiche regionali
La centralità della dimensione etica nella politica a partire dall’esclusione dalle liste elettorali di candidati indagati e/o collusi con la mafia.

Lezione che Paolo Borsellino tenne il 26 gennaio 1989 all'istituto tecnico professionale di bassano del grappa:

"L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Il sospetto dovrebbe indurre soprattutto i partiti politici quantomeno a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati.”