mercoledì 23 febbraio 2011

I video di Piero Ricca

Dal blog di Piero Ricca.

Tendo a non pubblicare più molti video di contestazione ai membri dell’oligarchia. Non perché abbia perso la motivazione. Ma perché nell’ingranaggio delle visualizzazioni e dei commenti da tastiera rischiavano di diventare un frammento in più di spettacolo. L’opposto delle nostre intenzioni. Ne abbiamo pubblicati tanti in passato per testimoniare la rottura dell’incantesimo della sudditanza e della finzione e dunque incoraggiare gli indignati del web alla rivolta morale e alla guerriglia mediatica, nella convinzione che una solida minoranza di rompicoglioni potrebbe davvero incrinare i meccanismi del sistema castale, rovesciandogli addosso parole e telecamere. Questi nostri video hanno spopolato su youtube, ma hanno generato pochi imitatori. Qualche risultato in tal senso c’è stato, ma decisamente non adeguato rispetto, non alle nostre aspettative, che abbiamo sempre tenuto sotto controllo, ma al potenziale che il metodo del videoattivismo senza intermediazione oggi offre alla buona volontà dei cittadini-non-sudditi. Forse è ancora presto, non sono ancora maturi i tempi. Forse serve diffondere meglio il metodo. E ci proveremo, magari con un seminario di formazione con addetti ai lavori a tener lezione. Ma ci tenevo a dirlo per rispondere a chi sovente per strada o per mail mi domanda perché non “mettiamo più video”, dopo i complimenti e le pacche sulle spalle di rito, segni di un certo tipo di consenso che sicuramente fa piacere ma che non abbiamo mai cercato, perché troppo spesso porta con sé, irresistibile, la tentazione della delega. Quella tentazione (”Non mollare!”, “Meno male che ci siete!”) che vediamo ripetersi, sempre uguale, anche nelle convocazioni di piazza, che porteremo avanti con assiduità e convinzione, in un momento drammatico per l’Italia, proprio per dare fisicità e sostanza all’indignazione virtuale e cercare di spingere gli altri a mettersi in gioco in prima persona. Detto questo, eccovi l’ultimo scontro, inedito, con Bruno Vespa. Lo trovate QUI. Per rimanere in contatto è possibile iscriversi anche al canale youtube. Se siete di Milano o dintonri mandateci un indirizzo mail per essere inclusi nella lista mail per le iniziative pubbliche.



casini a siracusa

udc ribattezzato "partito della mafia" in particolare per il caso cuffaro, si prepara all'assemblea provinciale.

Siamo pronti – hanno sottolineato il presidente provinciale, Giovanni magro, e il coordinatore provinciale, Edy Bandiera – a rispondere alle esigenze avvertite come prioritarie dai cittadini e che a tutt’oggi non sono state neanche inserite all’ordine del giorno di consigli e giunte del siracusano”.Alla riunione di coordinamento erano presenti tutti i responsabili del partito: da Pippo Sorbello a Michele Stornello, da Salvo Montagno a Roberto Pasqua, Pietro Ferrara e Marco Capillo.


Intanto venerdi 25 febbraio ore 16.30 è confermata la presenza di casini presso il salone del santuario.

domenica 20 febbraio 2011

La mafia degli affitti a milano

La casta mafiosa del nord italia, politici, amici, mogli, amanti e puttane varie (sia uomini che donne, gay, trans ecc...) nelle zone di maggior prestigio(da via della spiga, a Corso di Porta Romana, da via Pascoli a via Petrarca, da Piazza del Carmine a via san marco, da via Santa Marta a Corso Italia) grazie alla fondazione pio albergo trivulzio, hanno affittato appartamenti a prezzi modici, veri e propri affari immobiliari ottenuti sotto gli occhi del comune milanese.

Il Pio Albergo Trivulzio è un ospizio per anziani di milano. Viene chiamato anche Baggina dai milanesi, ma il nome ufficiale è Azienda di servizi alla persona Istituti Milanesi martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio.
Nel 1992, da iniziali indagini dell'allora magistrato inquirente antonio di pietro sul presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio, mario chiesa, si avviò il processo di tangentopoli, che sconvolse tutta l'Italia, tanto da far sciogliere alcuni partiti politici. In particolare, Chiesa fu colto in flagranza il 17 febbraio 1992 mentre intascava una tangente di sette milioni imposta ad una società di forniture.

Tanti i nomi della casta che occupano le case lasciate per gli anziani indigenti, da non sottovalutare neanche le associazioni presenti.

Il corriere della sera ha pubblicato i nomi di affittopoli, potete trovarli nel blog di grillo, in questo link.

Questa è la mafia bene del nord italia, da sempre si nascondono, da sempre la gente del nord ha indicato la mafia nel sud del paese, mentre oggi tutti hanno cominciato a capire dove sta la vera mafia.


giovedì 10 febbraio 2011

conduttore televisivo alessandro di pietro contro il pomodorino di pachino


l conduttore dalla parte dei consumatori, Alessandro Di Pietro, al "Bontà loro" di Maurizio Costanzo , ha detto:

«La filiera del pomodoro di Pachino è in mano alla mafia, va boicottato».

Sulla proposta del Di Pietro conduttore - lo sciopero del pomodorino - si è scatenata la reazione indignata del governo e dei produttori locali. Il ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigicomo, siracusana, ha chiesto alla Rai «di ritrattare queste assurde e dannosissime accuse» perché «è intollerabile che dalla tv pubblica giungano appelli alla distruzione di un sistema economico fatto da cinquemila piccoli produttori e quattordici cooperative che, puntando sulla eccellenza e unicità di un prodotto, hanno reso il ciliegino Igp sinonimo di qualità in tutto il mondo». Il ministro per le Politiche agricole, Giancarlo Galan, ha aggiunto: «Simili iniziative, ammessa una loro qualche utilità, sono accettabili solo quando l'allarme viene dato dalle istituzioni pubbliche preposte alla lotta contro la criminalità organizzata».

Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio di tutela Igp del pomodoro di Pachino, ha annunciato che l'associazione promuoverà un'azione legale: «Non si possono usare quelle parole in tv». E il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha invitato la Rai «a cacciare autori e giornalisti». Sostiene che la trasmissione abbia prodotto un danno irreparabile per il settore agricolo ed è pronto a lanciare una campagna contro la Rai: «Inviterò i cittadini a non pagare il canone».

Ma chi è questo alessandro di pietro? sicuramente saprà, che in questo paese è tutto in mano alla mafia, dato che la casta politica è la mafia. Chi gli ha detto di danneggiare un prodotto del sud?

Ecco i dati del raccomandato starletto televisivo:

Nasce a Roma il 30 agosto del 1945. Nel 1969 si laurea con lode in Scienze biologiche e naturali all'Università La Sapienza di Roma. Nello stesso anno entra nel CNR come ricercatore. Dirigente delle organizzazioni giovanili del MSI negli anni '70, diviene segretario del'associazione ambientalista di destra Gruppi Ricerca Ecologica.

Lascia a fine anni '80 l'attività politica e quella di ricerca nel 1995, anno in cui approda in televisione, ideando e conducendo alcune rubriche all'interno di programmi come Forum, Vivere bene (Canale 5), poi Linea Verde, Uno Mattina (Rai Uno).

Dal settembre 2003 è ideatore, autore e conduttore del programma televisivo Occhio alla spesa in onda su Rai Uno.

altre info:


domenica 6 febbraio 2011

Attacco hacker contro il sito del governo italiano

Un attacco informatico è stato scagliato a partire dalle 15 al sito internet del governo italiano.

Sergio Mariotti, dirigente della Polizia Postale e delle comunicazioni, dice: E' un tipo di azione che punta a spingere al collasso un sito internet ma non ci sono rischi per le banche dati.

L'attacco è stato effettuato da un gruppo di hacker che si definisce "Anonymous Italy".

Il dirigente dice ancora: l'azione scaturisce da una protesta di sostenitori di Wikileaks che nelle scorse settimane ha già preso di mira i siti di Mastercard e Amazon.


martedì 1 febbraio 2011

maturità 2011, insulti nel video della gelmini

La gelmini ha comunicato le materie della seconda prova della maturità 2011, attraverso il suo canale you tube. E si, anche il suo staff si è messo su youtube cercando di fare pubblicità alla loro ministrella.

La cosa più assurda sono i commenti rilasciati nel video, centinaia di insulti hanno travolto la gelmini, insulti di ogni tipo. Tra gli insulti delle manifestazioni e nei commenti, forse la gelmini è una delle persone più insultate al mondo.

Ma il suo staff gli avra comunicato che è una delle più insultate, sicuramente nei video? ma non hanno dignità? perchè non si dimettono? gli devono piacere molto i soldini senza lavorare...